Pastella per frittura del Red Rose Ranch

Direttamente dai colli bolognesi, dal ranch dove i cavalli corrono liberi e la birra scorre a fiumi, la pastella per frittura più buona, croccante e leggera che abbia mai mangiatoAltro che tempura!!!

Ingredienti:

  • qualsiasi cosa da friggere (fiori di zucca come nella foto, ma anche fette di pomodoro verde, bastoncini di zucchine e carote, rondelle di melanzana, foglie di salvia, falde di peperone... ma anche gamberi, cozze sgusciate, filetti di petto di pollo... fritto è buono tutto, provare per credere!!!)
  • birra chiara non troppo amara (io ho usato la Moretti ricetta classica): una lattina
  • farina doppiozero: quanta ne serve per la consistenza giusta (quattro o cinque cucchiai)
  • sale: un pizzico
  • olio di semi di girasole per friggere: quanto basta

Procedimento:

Per fare una bella pastella liscia senza grumi ho fatto così: ho versato la birra (fredda mi raccomando!) in una ciotola, ho appoggiato sopra alla ciotola un colino a maglie fitte che fosse parzialmente immerso nella birra, poi ho aggiunto la farina nel colino, stemperandola con la birra usando una piccola frusta a mano. Mano a mano che birra e farina si fondono passano attraverso il colino lasciando sopra tutti i grumi (che mescolando bene si sciolgono tutti!).

Aggiungo farina finchè si forma una pastella densa come uno jogurt. Condisco con un po' di sale e metto in frigo. Più la pastella è fredda e meno olio verrà assorbito durante la frittura.

In una padella dai bordi alti scaldo bene l'olio per friggere (almeno 150°) e preparo sul tagliere le verdurine da cuocere, già lavate, asciugate e tagliate a pezzetti (tranne i fiori di zucca, che a lavarli si rovinano).

Afferro le verdure con una pinza da cucina, le immergo nella pastella, le sgocciolo appena e le tuffo nell'olio bollente girandole delicatamente un paio di volte finchè la pastella diventa croccante, gonfia e dorata.

Le raccolgo con una schiumarola sgocciolandole bene dall'olio e le metto tra due fogli di carta assorbente da cucina.

Ogni tanto tolgo dall'olio bollente le gocce di pastella che inevitabilmente si staccano dalle verdure, per evitare che brucino dando un cattivo sapore a tutto il resto.