Ossobuco allo sfinimento

Avevo un conto in sospeso, con l'ossobuco: una bella cenetta romantica rovinata da una carnaccia dura e sfilacciosa, un fondo di cottura amaro e bruciacchiato e una bella figura del menga con il moroso (noto adoratore di carne e pure bravo a cucinarla).

Oggi abbiamo pareggiato i conti, con una lunga, lenta, interminabile cottura a fuoco dolce.

La vendetta non va servita fredda, va cucinata a lungo.

Ingredienti:

  • osso buco di vitello: due belle fette

  • brodo di manzo: 2 litri

  • carote: 2

  • cipolle: una

  • prezzemolo: un mazzetto

  • ciliegie essicate (il mio tocco agrodolce): una manciata

  • olio extravergine di oliva

  • sale

  • pepe

Procedimento:

Trito fini fini le carote, la cipolla e il prezzemolo, li metto in padella con un giro d'olio e li faccio scaldare piano.

Metto a scaldare anche il brodo.

Quando le verdure iniziano a soffriggere aggiungo la carne, una presa di sale e una macinata di pepe, la faccio andare qualche minuto poi la giro, salo e pepo anche il lato b, poi aggiungo due mestoli di brodo e le ciliegie.

Copro con il coperchio e faccio sobbollire a fiamma minima praticamente in eterno (dai, non esageriamo, diciamo almeno 3 ore) aggiungendo brodo caldo mano a mano che il fondo si asciuga.

Se a metà cottura la carne vi implora di spegnere il fuoco e darle tregua, non abbiate pietà, versate un altro mestolo di brodo e continuate.

Avrete una carne così tenera, ma così tenera, che si taglia con il pensiero (altro che grissino!).