
La malattia da reflusso gastroesofageo viene indicata anche con l’acronimo MRGE e può colpire a ogni età. Pare che statisticamente una persona su tre fra i 30 e i 50 anni ne soffra in particolar modo e i sintomi vanno dalla sensazione di acidità che risale al bruciore di stomaco, fino alla nausea.
Il Limonene come metodo definitivo
Uno degli elementi che non tutti conoscono è un olio essenziale che deriva da limone e arancia e che si chiama Limonene. Utilizzato principalmente per aromatizzare dolci o piatti per conferire il tipico sapore agrumato, esso si è rivelato eccellente anche per bloccare gli effetti sgradevoli del reflusso gastroesofageo in modo del tutto naturale.

Gli acidi gastrici sono quelli che aiutano la digestione del cibo, ma al contempo, se prodotti in quantità eccessive o a stomaco vuoto, lo intaccano fino a provocare, nel peggiore dei casi, delle ulcere. Il Limonene favorisce lo sviluppo del muco gastrico che invece ha un’azione protettiva dalla parte acida.
Naturalmente, se non lo si ha in casa, si può anche ovviare con acqua e limone, tuttavia è sempre bene averne in dispensa se si soffre di reflusso gastrico, così da avere sempre un’alternativa ai classici medicinali da banco che comunque funzionano sempre. Con il Limonene, il reflusso non sparisce ma attenua i sintomi.
Le cause e i rimedi classici
Le cause del reflusso possono essere molteplici: dall’alimentazione ricca di grassi e spezie al fumo di sigaretta, dallo stress a una cattiva igiene del sonno e persino il digiuno prolungato non aiuta. Di norma, al cambio di stagione questo fastidioso disturbo torna a presentarsi nei soggetti già colpiti o anche in quelli che non hanno mai avuto problemi.

Il medico, solitamente, suggerisce un’alimentazione più frequente e leggera, nonché medicinali come inibitori di pompa protonica, per diminuire la produzione di succhi gastrici prima dei pasti, o alginati in bustine facilmente trasportabili da assumere dopo i pasti per evitare il reflusso. La terapia va prolungata per alcune settimane. Ma è risolutiva?
Sul momento, magari a distanza di qualche giorno, i benefici non tardano a manifestarsi, tuttavia chi predilige i metodi naturali può trovare un valido alleato nel Limonene o anche in altre sostanze naturali che sono calmanti ed emollienti: malva, aloe vera e persino una camomilla calda prima di andare a dormire.
Tanti rimedi naturali
Lo zenzero contrasta spesso le tipiche nausee gravidiche, ma a prescindere dalle cause del reflusso, può anche supportare per questa evenienza, normalizzando la produzione di acidi gastrici. Una buona tisana a base di zenzero o persino il consumo di quello naturale può portare sollievo quasi immediato a chi ne soffre.

Altro metodo molto efficiente, nonché goloso per gli appassionati, è mangiare… liquirizia. In un regime alimentare dietetico o in casi di ipertensione, tuttavia, questa radice non è consigliata. In caso contrario, va benissimo in forma di decotto o anche di laccio da gustare per avere un effetto anti infiammatorio che lenisce le conseguenze del reflusso.
E se il bicarbonato è un classico, il cavolfiore può essere per molti una novità: a livello gastrointestinale rappresenta un concentrato di salute. Se non si apprezza particolarmente il suo sapore, niente paura: si può fare un decotto con le sue foglie e con l’aggiunta di una o due carote.
Lo stile di vita anti-reflusso
Lo stile di vita ideale, senza stress e con pasti sempre bilanciati può apparire come un’utopia in tempi come quelli che stiamo vivendo, ma si può sempre migliorare, con un po’ di buona volontà. Se proprio è necessario fare uno spuntino veloce a pranzo, cerchiamo di scegliere alimenti più sani possibile.

Il digiuno è altrettanto deleterio per chi soffre di reflusso e ciò è anche dimostrato dai disturbi spesso notturni e mattutini. Gli acidi gastrici tendono a provocare gastrite e a risalire più dolorosamente lungo l’esofago, quindi niente caffè se prima non si è mangiato qualcosa, o il fastidio potrebbe essere davvero insopportabile.
Coricarsi subito dopo aver mangiato è un altro errore frequente. Meglio una cena leggera e una passeggiata o, in alternativa, un paio di ore di attesa per la digestione prima di concedersi il meritato riposo. Si tratta di piccoli accorgimenti che dovrebbero lenire i disturbi ed evitare che si ripresentino inficiando sulla vita quotidiana.