Focaccine morbide ai pomodori secchi
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E piove piove piove... ma chissenefrega!
Io intanto faccio il pane, e l'umore, magicamente, sale! (quando viene bene, perchè quando viene male... meglio non essere nei paraggi!!!)
Devo ammettere che il libro della Paola Loaldi mi ha aperto un universo... prima facevo una prima lievitazione lunghissima e formavo il pane solo dopo, facendo una seconda lievitazione di un'ora prima della cottura, che voleva dire arrivare a casa alle 19:15 e avere il pane pronto non prima delle 21:00 (quindi lo mangiavo solo il giorno dopo)... invece col metodo della Paola preparo tutto alla mattina o in pausa pranzo, regolandomi col lievito per il tempo di riposo, e quando arrivo a casa non resta che accendere il forno e cuocere!
Ingredienti:
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semola di grano duro rimacinata: 400g
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farina doppiozero: 100g
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pomodori secchi: 100g
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acqua per il pane: 260ml
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lievito fresco di birra: 25g
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olio extravergine di oliva: due cucchiai
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zucchero: un cucchiaino
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sale: un cucchiaino raso
Procedimento:
Sciolgo il lievito in una ciotolina con l'acqua a temperatura ambiente, sbriciolandolo bene con le dita perchè non restino grumi, copro con un tovagliolo e faccio riposare 10 minuti.
Sgocciolo bene i pomodori dall'olio di conservazione, li asciugo meglio che posso con un po' di carta da cucina e li taglio a pezzetti.
Metto tutti gli ingredienti, tranne il sale, nella ciotola dell'impastatrice, faccio partire a velocità bassa e aggiungo l'acqua col lievito.
Dopo qualche minuto controllo la consistenza dell'impasto: deve essere molto molto morbido, ma non bagnato o appiccicoso. Mi regolo aggiungendo poca acqua per volta.
A questo punto aggiungo il sale e impasto per circa 10 minuti (è pronto quando tirando un lembo di pasta si allunga senza strapparsi: vuol dire che la maglia glutinica è ben formata) poi trasferisco il pane sul tagliere, formo una palla bella liscia, la copro con una ciotola rovesciata o con la retina per torte (in questo caso copro con un canovaccio) e faccio riposare 20 minuti.
Intanto verso un dito d'acqua bollente dentro una ciotolina da forno e la sistemo sulla leccarda del forno spento, in modo che faccia un po' di vapore.
Passato il tempo di riposo taglio l'impasto in 4 spicchi, li lavoro con le mani e formo dei barilotti, facendo in modo che la superficie sia bella liscia e tesa, senza pieghe o giunture.
Sistemo i barilotti su una teglia unta d'olio (il grasso favorisce il trasferimento del calore) li infarino per bene, faccio dei tagli obliqui sulla superficie con la lama di un coltello e li metto nel forno spento a lievitare, nel ripiano in basso, finchè il volume raddoppia (circa 2 ore). Questo impasto così morbido lievita più in fuori che verso l'alto...
Al termine della lievitazione accendo il forno a 170° non ventilato - lasciando il pane lì dov'è - e lo cuocio per circa 45 minuti.
Per verificare la cottura bisogna picchiettarlo sul fondo con le nocche: se il pane è leggero e fa un suono "vuoto" è pronto, se invece è pesante e suona come un materasso, deve cuocere ancora un po'.
Prima di divorarlo lo faccio raffreddare bene su una gratella.
N.B: se non avete l'impastatrice si fa tutto mescolando gli ingredienti dentro una ciotola e impastando con forza sul tagliere. Però a mano bisogna impastare almeno mezz'ora...
N.B.B: riducendo il lievito, aumenta in proporzione il tempo di lievitazione: con 25g servono 2 ore, con 12g servono 4 ore, con 6g servono 8 ore, quindi posso preparare il pane la mattina, cacciarlo in forno spento a lievitare e cuocerlo a pranzo o a cena. Per noi appassionate di cucina ma inchiodate nostro malgrado alla scrivania, è una gran cosa!